Giorgio Di Genova

GAD

Palazzina Azzurra - San Benedetto del Tronto
14 - 28 novembre 1999

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GRUPPO ANICONISMO DIALETTICO
                W. Coccetta, A. Di Girolamo, R. Eusebi, G. Leoo.


Appartengono al versante aniconico dell'Arte Contemporanea e, pur operando
autonomamente dal punto di vista espressivo e contenutistico, rivelano una stessa
finalità d'intenti, quella cioè di mostrare un elevato impegno, fiduciosi nel confronto
dialettico, pur conservando l'istinto che li spinge costantemente verso una ricerca
personalissima e quindi ben distinta.
E' pertanto da tali presupposti che gli artisti, si sono riuniti formando un gruppo che,
su proposta di Giorgio Di Genova, hanno chiamato Gruppo Aniconismo Dialettico,
costituitosi ufficialmente a Bologna il 27 gennaio 1997 in occasione dell'Arte Fiera.
Ricerca personale ed affermato impegno sono dunque i due cardini su cui poggia la
loro attività costituita in prevalenza da espressioni aniconiche ben diff erenti l'una
dall'altra che possiamo definire neoinformali. Un linguaggio, arricchito da lunghi anni
di lavoro e ricerca continua, in sintonia con il programma previsto per la Palazzina
Azzurra. Acrilici, vinilici, oli, tecniche miste su tela, acrilico su acciaio sono alcune
delle molteplici variazioni tecniche comunemente sperimentate dagli artisti che
incontreremo in questa mostra.
Per tutto ciò, la commissione di esperti della Palazzina Azzurra, privilegiando
sempre gli artisti che si propongono all'intento di un progetto Culturale, ha
prontamente proposto all'attenzione della città, ma non solo, il G.A.D..
Da parte mia, a nome dell'Amministrazione Comunale, porgo un particolare augurio
agli artisti in mostra per la riuscita della stessa e rivolgo un ringraziamento
particolare, oltre che al critico Giorgio Di Genova, all'infaticabile Vittorio Amadio per i
suoi impareggiabili suggerimenti.

            L'Assessore
Cultura, Sport, Pubblica Istruzione
            Paolo Virgili


IL NUOVO QUARTETTO DEGLI ANICONICO-DIALETTICO


Il secolo che sta per finire e che conclude il secondo millennio dell'era cristiana è stato
fondamentale per il rinnovamento della concezione dell'arte, che ci era stata
consegnata dall'Ottocento. Infatti all'inizio del XX secolo pittura e scultura erano
ancora fortemente condizionate dalla presenza dell'immagine, che, anche quando
non era copia pedissequa del vero, e mi riferisco all'Impressionismo, al Post-
Impressionismo, al Simbolismo ed al Divisionismo, manteneva ben salde le sue
roccaforti. Solo con talune rivoluzionarie avanguardie del '900 (Astrattismo,
Dadaismo, Costruttivismo, Concretismo) l'ancillarità della pittura e della scultura dalla
natura e dalla realtà è cominciata ad entrare in crisi, fino alla conquista della totale
libertà dai condizionamenti determinati dall'immagine, conquista che soprattutto con
l'Astrattismo, nato sotto diversi cieli dall'Espressionismo, dal Simbolismo, dal
Cubismo e dal Cubo-Futurismo, ha finalmente emancipato la pittura e la scultura
dall'obbligo dell'immagine, in altre parole dalla rappresentazione iconica, facendo
entrare in crisi la stessa terminologia storico-critica, per cui quelle che erano prima
dette arti figurative sono diventate arti visive, in quanto un'opera astratta, cioè
un'opera senza immagine (=aniconica), o se si preferisce senza figure, mal
sopportava la definizione di arte figurativa.
La grande rivoluzione del secolo che si sta concludendo è senza dubbio, nel campo
dell'arte, questa conquista dell'aniconismo. Ciò ha restituito piena libertà al linguaggio
della pittura e della scultura, contribuendo anche a sollecitare quella onnivoracità di
media espressivi che, a partire dal 1912, anno in cui Boccioni ha stilato il Manifesto
tecnico della scultura futurista
, caratterizza l'arte contemporanea, che non è più fatta
con i colori su tela o tavola, per quanto attiene alla pittura, o con legno, bronzo e
marmo, per quanto attiene alla scultura, ma con ogni materiale utile a meglio
esprimere ciò che l'artista sente (piume, banconote, barattoli, ruote di bicicletta,
scolabottiglie, catrame, sacchi, plastiche, ferri, sassi, buchi o tagli della tela, manifesti
staccati, panini imbiancati, sabbia, ovatta, gommapiuma, fondi di caf fè, carta, chiodi,
vetro, cemento, plexiglas, paglia di ferro, motori elettrici, tubi di neon, involucri
gonfiabili, grasso, ecc. ecc.), e spesso in una commistione di elementi che va sotto la
denominazione di assemblage, quando riguarda la scultura, di tecnica mista, quando
riguarda la pittura, nonché di pittoscultura, quando coniuga pittura e scultura in un
unico lavoro.
Insomma le nozioni estetiche affermatesi in secoli e secoli sono state messe in crisi


irreversibile dalle rivoluzioni linguistiche e tecniche del '900, tanto che spesso non è
più possibile definire molti lavori come opere di pittura o di scultura.
E' con questo bagaglio che ci accingiamo a varcare la soglia che ci introduce nel terzo
millennio. Bagaglio, direi, più consono alla nuova era del sempre maggiore e
globalizzante dominio della tecnologia e dell'elettronica. Si può dire che il mondo è
diventato più piccolo (un villaggio globale, avrebbe detto Mc Luhan), ma ciò non ha
distrutto (ancora) la creatività individuale, anzi l'ha arricchita di nuove possibilità.
La più straordinaria è appunto quella di poter fare arte con la più assoluta libertà,
rivitalizzando gli elementi utilizzati nelle loro specificità più assoluta, per cui un segno
vale come segno, un fitto insieme di svirgolature cromatiche o bicromatiche vale come
tessitura pittorica, un grumo di colore vale come materia cromatica, un 1 vale come
emblema dell'individuo, una X vale come negazione della violenza, un "cratere" nella
stesura materica vale come accento plastico-pittorico, un'incrostazione
monocromatica vale come momento di gioia o di tristezza, un rotolino di carta vale
come struttura cromo-plastica, una somma di tali rotolini vale a creare orizzonti di una
sorta di cartacei, geologia o paesaggi dell'Altrove.
Ecco, proprio queste sono le componenti con cui si esprimono il milanese, ormai
umbro d'elezione, Walter Coccetta, il napoletano Antonio Di Girolamo, il marchigiano
Renzo Eusebi, giramondo ed ora lombardo d'adozione, ed il siciliano Giovanni Leto ,
artisti vive poggia attualmente il Gruppo Aniconismo Dialettico (GAD). Tutt'e quattro
condividono solo l'opzione della rinuncia all'immagine e alla figura, perchè nelle loro
declinazioni del verbo aniconico ognuno si serve di un lessico personalissimo, che è
appunto dialetticamente contrapposto e collaterale a quello degli altri, pur
appartenendo la maggior parte di essi alle istanze neoinformali dall'Ottanta dif fusesi
ed affermatesi.
Infatti nel GAD convivono neosegnismo e materismo, con qualche tentazione
neodada. E se Di Girolamo suona le sue "musiche" visive nell'ambito delle fitte
tramature segnico-gestuali, Coccetta ed Eusebi procedono sul versante del
materismo, nel magma del quale tuttavia il secondo fino ad un paio d'anni fa
inzuppava panni anche intimi, mentre Leto, l'ultimo acquisto del GAD, si sbizzarrisce
nel suo materismo oggettualizzato, che ha tolto la carta dal limbo del     collage per
elevarla, con esiti di forte pregnanza sia evocativa che poetica, al territorio
dell'altorilevo, territorio che anche Coccetta da pochi mesi ha cominciato a sondare,
per arricchire di nuovi esiti e spessori (è il caso di dire) la sua ricerca.

Giorgio Di Genova

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  1.                                 Coccetta
        "Malta - luce nº 1", 1998 - olio su tela - cm. 100 x 80

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  1.                                 Coccetta
        "Malta - luce nº 2", 1998 - olio su tela - cm. 100 x 80

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  1.                           Di Girolamo
    "Partitura spaziale nº 3", 1999 - acrilico su tela - cm. 70 x 120

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  1.                               Di Girolamo
    "Partitura spaziale nº 16", 1999 - acrilico su tela - cm. 100 x 70

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  1.                                     Eusebi
        "Opera 119", 1999 - tecnica mista su tela - cm. 58,5 x 58,5

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  1.                               Eusebi
        "Opera 124", 1999 - tecnica mista - cm. 80 x 80

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  1.                                         Leto
        "Orizzonte bianco", 1988 - carta e pigmenti su tela - cm. 80x90

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  1.                                           Leto
          "Stratificazioni", 1988 - carta e pigmenti su tela - cm. 80x 90

BIBLIOGRAFIA GAD Gruppo Aniconismo Dialettico G.A.D., Galleria San
  Carlo, Milano,12 maggio - 30 giugno 1998.
Mostra di pittura inaugurata a Palazzo Malaspina, in  
"La Nuova Agenda di Ascoli", Ascoli Piceno, 13 luglio E. KRUMM, Stracci mutande e cartoni - Libero
1997. astrattismo del Gruppo Aniconismo Dialettico, in
  "Corriere della sera", Milano,12 maggio 1998.
F. MARONI, Pittura senza immagini alla galleria  
Malaspina, in "ll Resto del Carlino", Bologna, 16 luglio MILANO, Gruppo Aniconismo Dialettico, in "Arte In",
1997. Venezia, maggio - giugno 1998.
Successo della mostra alla Sfinge, in "ll Messaggero", GRUPPO ANICONISMO DIALETTICO, in "Vivi Milano
Roma, 18 luglio 1997. - Corriere della sera", Milano, 10 giugno 1998.
  1. Dl GENOVA, Una "lsola" delle rlcerche ln atto, in       G. Dl GENOVA, All'amico scomparso, in "Terzo
    catalogo XXIV Premio Sulmona, Palazzo                   Occhio", nº 87º, Bologna, giugno 1998.
    dell'Annunziata, Sulmona, 6 - 27 settembre 1997.
                                                                MILANO, Gruppo Aniconismo Dialettico, in "Arte in",
  2. CHIEPPA, Espressloni artistiche di Fine Millennio,     Venezia, maggio - giugno 1998.
    in "Roma", Napoli, 28 settembre 1997.
  3.                                                             SOLLI, Napoli, Chiesa San Francesco delle
  4. BARACCHI, ll Gruppo G.A.D. di G. Di Genova a         Monache a S. Chiara, G.A.D. GRUPPO
    Palazzo Cesi di Acquasparta,
    in "Eco d'Arte", nº 113,     ANlCONlSMO DlALETTlCO, in "Terzo Occhio", nº 87º,
    Firenze, settembre-ottobre 1997.                             Bologna, giugno 1998.
  1. Dl GENOVA, Gruppo Aniconismo Dialettico, ediz.       G. GIGLIOTTI, Scripta manent: storia cronaca e
    Bora, Bologna, novembre 1997.                             critica, in "ll Giornale dell'arte - Arte
                                                                Contemporanea, supplemento al nº 174", Torino,
  2. CALZAVACCA, Comunioni G.A.D. + G.A.D.,             febbraio 1999.
    Palazzo Cesi, Acquasparta, (Terni) novembre 1997
    (mostra non realizzata a causa del terremoto).             G. GIGLIOTTI, GRUPPO ANlCONlSMO DlALETTlCO,
                                                                Coccetta, Di Girolamo, Eusebi, in "Terzo occhio", nº
    G.A.D., in "Art Leader" nº 37º, Ancona, gennaio -         90º, Bologna, marzo 1999.
    febbraio 1998.
  3.                                                             DI GENOVA, Gruppo Aniconismo Dialettico,
  4. LEVI, La Mostra Gruppo Aniconismo Dialettico, in       Palazzo della Provincia, Bergamo, 8 maggio - 2
    "La Repubblica", Torino, 20 febbraio 1998.                 giugno 1999.
  1. MALATO, Gruppo Anlconismo Dialettico (G.A.D.)       S. RAMPOLDI, Creatività oltre l'immagine, in "Il Nuovo
    Carmagnola Palazzo Lomellini,                               Giornale di Bergamo", Bergamo, 18 maggio 1999.
    in "Terzo Occhio" nº 86º, Bologna, marzo 1998.
  2.                                                             LAZZARI, Mostra colletiva nella sala della
    Un Grup que reinvidicia l'art abstract inaugura a la
            Provincia, in " Nostra La Domenica", Bergamo, 21 - 30
    sala Can Marc, in "Diari De Girona", Girona - Spagna,     maggio 1999.
    7 marzo 1998.
  3.                                                                 DI GENOVA, GAD. Gruppo Aniconismo Dialettico
    El Grup Aniconismo Dialettico inaugura una mostra a
        con un omaggio a Pasquale Di Fabio , Palazzo
    Can Marc, in "EI Punt", Girona, Spagna, 7 marzo           Mediceo, Seravezza (LU), 30 maggio - 27 giugno
  4.                                                             1999; Palazzo Cesi, Acquasparta, 16 ottobre - 7
                                                                novembre 1999; Castello Cinquecentesco, L'Aquila,
  5. GIGLIOTTI, Il G.A.D., ovvero segno, materia e         10 - 28 novembre 1999, ediz. De Luca, Roma 1999.
    luce, Galleria San Gregorio, Venezia, 4 aprile - 24
    maggio 1998.                                                   "Seravezza e l'Aniconismo", le opere del gruppo a
                                                                Palazzo Mediceo fino al 27 giugno, in "Il Tirreno",
    ll pittoscultore se ne va con tutti i suoi colori-luce, in "Il     Livorno, 29 maggio 1999.
    Manifesto", Roma, 7 aprile 1998.
  6.                                                             TALLARICO, Dinamismo Plastico, filone artistico
  7. Dl MARTINO, Aniconismo, in "ll Gazettino",             discendente dall'astrattismo e legato alla nascita del
    Venezia,11aprile 1998.                                       futurismo, in "Il Secolo d'Italia", Roma, 9 giugno 1999.
VENEZIA, G.A.D., in "Art Leader", nº 38º, Ancona, G. DI GENOVA, GAD. Gruppo Aniconismo Dialettico.
aprile - maggio 1998. W. Coccetta, A. Di Girolamo, R. Eusebi, G. Leto,
  Palazzina Azzurra, S. Benedetto del Tronto, 14-28
G. DI GENOVA - G. GIGLIOTTI - J. LL. MONTANE', novembre 1999.

BIOGRAFIE ARTISTI
WALTER COCCETTA Dopo le prime esperienze "informali" nel periodo della
  sua formazione, l'artista, dagli anni '70 indirizza la sua
E' nato a Bertonico (Mi) nel febbraio 1941. ricerca all'esplorazione degli spessori tattili della
  materia espressiva.
Dopo aver intrapreso studi tecnici all'ltis di Terni, si  
trasferisce a Milano dove inizia a frequentare Inizia producendo la serie di opere "I'eros del tatto", in
l'Accademia di Brera. cui pone l'accento su "un rapporto immediato con la
  superficie del quadro", successivamente, nella prima
Successivamente, ad Arezzo, completa gli studi di metà degli anni '80, realizza opere marcatamente
disegno e pittura. Realizza scenografie allegoriche e oggettuali, tra cui le "cornici dipinte e fasciate" e
sculture su legni recuperati. "corda". Nel 1985 produce la serie degli "orizzonti",
  delle "terre di nessuno", dei "mari e deserti di carta",
Nel 1990 abbandona definitivamente l'iconismo, delle "geologie dell'Altrove", tutte affidate agli spessori
giungendo ad una grande maturità tecnico materica, tattili della carta; ad una materia ricostruita in
mettendo a punto un personale linguaggio pittorico, accumuli, sedimentazioni, stratificazioni con cui
pieno di simbologie segniche. conquista una nuova spazialità. Negli anni '90, forte di
  queste esperienze spinge la sua ricerca ad una resa
  spaziale ancor più accentuata e realizza una serie di
  opere tridimensionali tra cui quelle appartenenti al
ANTONIO DI GIROLAMO "corpo a corpo con la pittura reificata"; l'installazione
  "yoni e lingam"; "terreus"; "monolito" in cui alterna alla
E' nato nel 1928 a Napoli, dove risiede e lavora. carta altri materiali.

E' passato, gradualmente, dal naturalismo                 Nelle opere più recenti, dove la carta sembra divenire
all'astrazione con la dissoluzione di quegli elementi       la sola protagonista, la sua ricerca si sposta ad
figurativi o di simbolismo che avevano caratterizato la     esplorare più che lo spazio, gli aspetti interni alla
sua precedente pittura.                                       materia.
Dopo aver dato libertà e spazio ai flussi della materia
cromatica, dalle prove informali degli anni Ottanta e
dei primi Novanta, con l'organizzazione delle fibre, dei
filamenti e delle propaggini della materia cromatica, è
giunto all'espressione segnica, dal '99 elaborata
anche al computer.

RENZO EUSEBI

E' nato a Patrignone (AP) nell'aprile del 1946.

Terminati gli studi artistici a Roma sotto la guida di
Monachesi, Pettinelli, Cannilla, Valeri, si dedica per un
ventennio all'insegnamento.

Nello stesso periodo, inizia ad esporre le sue opere
prima iconiche, poi aniconiche in mostre collettive e
personali in Italia e all'estero.

Attraverso molteplici e sofferte indagini, esaltando la
sua sperimentale vena di materico, è approdato allo
strappo su monocrome superfici di colore, rese più
suggestive dagli accidenti dei coaguli di pigmenti misti
a sostanze vetrose, alla pittoscultura in legno e alla
scultura in ferro.

GIOVANNI LETO

E' nato a Monreale nel 1946; inizia i suoi studi artistici
nel 1959 all'lstituto d'Arte di Palermo. Nel 1964, a
Milano, frequenta per un breve periodo l'Accademia di
Belle Arti di Brera. Poi prosegue gli studi
all'Accademia di Palermo e si diploma nel 1968.


MOSTRE G.A.D.
1997 Palazzo Malaspina - Ascoli Piceno, Coccetta, A. Di Girolamo, R. Eusebi, G.
  "Gruppo Aniconismo Dialettico Leto", Palazzina Azzurra, S. Benedetto
  (G.A.D.)", 11 luglio - 11 agosto. del Tronto, 16-28 novembre.

1997     Galleria Atelier - Carrara,
          G.A.D. Gruppo Aniconismo
          Dialettico, 12 - 31 luglio.

1997     XXIV Premio Sulmona - Sulmona
(AQ), Rassegna Internazionale d'arte
Contemporanea, 6 - 27 settembre.

1997     Contemporanea Expo Arte - Forlì,
          "G.A.D. Gruppo Aniconismo
          Dialettico", 14 - 16 novembre.

1998     Palazzo Lomellini - Carmagnola
(TO),"Gruppo Aniconismo Dialettico",
7 - 28 febbraio.

1998     Galleria Can Marc - Girona -
          Spagna,
          "Gruppo Aniconismo Dialettico",
          7 - 27 marzo.

1998     Galleria S. Gregorio - Venezia,
          "Gruppo Aniconismo Dialettico",
          4 aprile - 24 maggio.

1998     Galleria S.Carlo - Milano,
          "Gruppo Aniconismo Dialettico G.A.D.",
          12 maggio - 30 giugno.

1998     Chiesa San Francesco delle
          Monache a Santa Chiara - Napoli,
          "Gruppo Aniconismo Dialettico G.A.D.",
          27 maggio - 5 giugno.

1999     Palazzo della Provincia - Bergamo
          "Gruppo Aniconismo Dialettico G.A.D.",
          8 maggio - 2 giugno.

1999     Palazzo Mediceo - Saravezza (Lu) -
          "Gruppo Aniconismo Dialettico G.A.D.",
          con omaggio a Pasquale Di Fabio.
          29 maggio - 27 giugno.

1999     XXVI Premio Sulmona, ex convento di
          S. Chiara, Sulmona,
          11 settembre - 2 ottobre.
1999     Palazzo Cesi - Acquasparta (TR)
"Gruppo Aniconismo Dialettico G.A.D.",
con omaggio a Pasquale Di Fabio.
          16 ottobre - 7 novembre.

1999     Castello Cinquecentesco - L'Aquila -
          "Gruppo Aniconismo Dialettico G.A.D.",
          con omaggio a Pasquale Di Fabio.
          10 - 28 novembre 1999.

1999     "GAD Gruppo Aniconismo Dialettico. W.


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                Regione Marche

   [IMAGE gad11.GIF] Comune di San Benedetto del Tronto
            Assessorato alla Cultura

          [IMAGE gad12.GIF]
              La Sfinge Malaspina
                  Ascoli Piceno

            Edizioni d'arte:
        "La Sfinge Malaspina"
Centro Multimediale - Ascoli Piceno
tel. 0736 253026 fax 0736 247231
      http://www.lasfinge.com
    E.mail: info@lasfinge.com

Finito di stampare nel mese di novembre 1999
presso la tipografia Tacconi di Ascoli Piceno
    Zona Campolungo - tel. 0736 811425